Tutti i numeri di Iberia quando arriva il suo turno per l’overbooking
Il fatto che Iberia sia una compagnia tra le più storiche - si pensi che è stata fondata nel 1927 - non la rende certo immune dal registrare importanti numeri di negato imbarco dovuto alla sovraprenotazione di posti.
Con un cospicuo numero di passeggeri registrati all’anno, se ne contano oltre 24 milioni e un numero di voli ogni anno che sfiora 81.000, Iberia si posiziona fra le maggiori compagnie per i casi di overbooking.
Si registra infatti che nel solo anno 2023 Iberia abbia ricevuto il 17,7% di richieste per risarcimento dovuto a overbooking, rispetto al totale delle compagnie aeree principali che servono le tratte spagnole. Un numero ragguardevole!
Si tratta di fatto di una delle compagnie con il numero maggiore di reclami, dopo la Vueling, registrati in particolar modo nel corso dei mesi estivi con il concomitare della stagione a più alto traffico aereo. Si tratta di statistiche importanti a cui Iberia cerca di porre un freno, se non vuole perdere la sua credibilità.
L’overbooking è di fatto una prassi a cui ricorre non solo Iberia ma tutte le principali compagnie aeree, da American Airlines a British Airways, da Air France a Emirates.
La sovraprenotazione dà luogo al cosiddetto negato imbarco, ovvero il diniego di imbarcarsi ai passeggeri che risultano in sovranumero, rispetto ai posti effettivamente disponibili in aereo.
Tutte le compagnie aeree, infatti, accettano prenotazioni e acquisto di biglietti considerando una eccedenza del circa 5%, considerando che tale percentuale corrisponde a passeggeri che non si presentano al check in o all’imbarco, secondo le statistiche.
In cosa consiste l’overbooking e perché è considerato una prassi legittima per le compagnie aeree
Risulta evidente che l’overbooking è una prassi comune a tutte le compagnie, compresa Iberia, ma soprattutto è una pratica del tutto legale.
Le compagnie aeree di fatto si riservano il diritto di stabilire che alcuni passeggeri possano rimanere a terra e non essere imbarcati, in cambio di un indennizzo.
La procedura consiste nel verificare prima se vi siano passeggeri che in maniera volontaria decidono di rinunciare al loro volo regolarmente prenotato.
Successivamente, se il numero di passeggeri volontari non è sufficiente, si procede con i passeggeri che involontariamente dovranno rinunciare ad imbarcarsi.
La scelta dei passeggeri, in questo caso, è a discrezione degli assistenti di terra della compagnia, e viene eseguita secondo alcuni specifici criteri.
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I tuoi diritti di passeggero se sei vittima di un negato imbarco
In considerazione del crescente numero di casi di overbooking, l’Amministratore Delegato di Iberia, Fernando Candela nel 2023 ha deciso di far fronte in maniera diretta al problema dell’overbooking.
Candela ha infatti riconosciuto gli enormi disagi derivati dai negati imbarchi di Iberia, ed ha affermato che è impegnato nell’obiettivo di ottimizzare l’efficienza dei voli della compagnia da lui rappresentata.
Il suo impegno è volto altresì a garantire ai passeggeri il rispetto dei loro diritti, così come sancito dal Regolamento Europeo CE 261/2004.
Tale regolamento sancisce proprio i diritti dei passeggeri vittime di negato imbarco. Stabilisce infatti un risarcimento, che viene quantificato in base alla circostanza specifica.
Il CEO Iberia è fortemente orientato a migliorare la percentuale di gradimento della compagnia aerea Iberia, dal punto di vista dei passeggeri. Il suo obiettivo infatti è quello di mantenere lo status di leader dell’Iberia, nel mercato aereo spagnolo ma anche a livello internazionale, attraverso la diminuzione dei casi di overbooking e l’ottimizzazione dei sistemi di gestione per le prenotazioni aeree.
Le condizioni di risarcimento di Iberia quando si verifica l’overbooking
Per chi è vittima di un negato imbarco, Iberia prevede un indennizzo, in conformità al Regolamento Europeo CE 261/2004, che stabilisce la carta dei diritti del passeggero.
Le compensazioni proposte da Iberia ai passeggeri soggetti a overbooking sono diverse e dipendono da vari fattori, quali:
- la distanza del volo (che può essere a corto, medio o lungo raggio, a seconda della destinazione)
- il ritardo subìto rispetto all’arrivo previsto
In base a questi dati, il personale addetto all’assistenza fornirà soluzioni di compensazione differenti che si possono sintetizzare in base alla seguente tabella:
Tipologia volo, in base alla distanza | Importo del Rimborso |
Voli all’interno dell’Unione Europea, compresi in un raggio fino a 1.500 km | 250,00 euro |
Voli compresi in un raggio tra i 1.500 e i 3.500 km | 400,00 euro |
Voli a lungo raggio, intercontinentali, verso l’America Latina o altre destinazioni | 600,00 euro |
L’attenzione di Iberia è volta non solo a un rimborso ma anche a prestare assistenza nel modo più completo possibile. Tale assistenza può concretizzarsi attraverso il fornire bevande, pasti e se si ritiene necessario, perfino un alloggio con trasporto da e verso l’aeroporto, ai passeggeri soggetti a negato imbarco.
Ai passeggeri viene inoltre offerta la possibilità di scegliere se essere imbarcati sul primo volo disponibile verso la destinazione prescelta oppure accettare il rimborso del biglietto aereo non usufruito.
L’assistenza del volo Iberia in overbooking, valuterà anche l’entità del ritardo del volo alternativo.
Se infatti risulterà inferiore a un determinato numero di ore (in base a se è corto, medio o lungo raggio), potrebbe stabilire di ridurre al 50% il valore della compensazione.
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Negato imbarco volontario: come comportarsi
Se Iberia chiede di rinunciare volontariamente al volo, non si è certamente costretti a offrirsi disponibili.
L’alternativa potrebbe essere quella di essere involontariamente selezionati, perdendo così il diritto di imbarcarsi per la destinazione desiderata su quello specifico volo.
Tuttavia, potrebbe capitare che di fronte a una proposta di compensazione da parte della compagnia aerea, si ritiene di non essere sufficientemente soddisfatti della soluzione.
In questo caso, non si è obbligati di certo ad accettare.
In altre parole, se si ritiene che il controvalore offerto rispetto al disservizio che si sta ricevendo non è bilanciato, vi sono altre vie che si possono perseguire.
È possibile infatti procedere con un reclamo alla compagnia aerea, accedendo direttamente al loro sito. Molto importante è conservare tutta la documentazione di viaggio.
Se Iberia non risponde al tuo reclamo, potrai rivolgerti direttamente alla AESA (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea) oppure all’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), oppure ancora puoi decidere di ricorrere a un ufficio legale che seguirà tutta la pratica per il risarcimento.
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FAQ
Chi resta a terra se Iberia è in overbooking?
Resteranno a terra i passeggeri volontari per il negato imbarco per primi. A seguire, il personale Iberia seleziona alcuni passeggeri, tenendo conto della tariffa pagata, dell’orario in cui hanno effettuato il check in e naturalmente della classe del biglietto o dell’eventuale appartenenza a un programma fedeltà.
In caso di negato imbarco, la compagnia è tenuta a pagare?
La compagnia aerea è tenuta per legge a pagare un risarcimento, nel momento in cui stabiliscono che venga negato l’imbarco ad alcuni passeggeri, a causa di overbooking.
Quali sono i tempi di rimborso in caso di negato imbarco?
Statisticamente le compagnie aeree effettuano il rimborso del volo negato nell’arco di un paio di mesi. Nel corso di questo tempo è consigliato conservare tutta la documentazione.
Quanto tempo si ha a disposizione per inoltrare formalmente un reclamo per overbooking?
Si suggerisce di inoltrare il reclamo non oltre il tempo di sei mesi, a decorrere dalla data del negato imbarco. Trascorso tale periodo, la compagnia potrebbe avvalersi della facoltà di non accettare la richiesta di reclamo.
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